Antibiotici

Ogni anno, di questi tempi, quando l’influenza ha quasi esaurito la sua virulenza e lo spaurito ceppo di virus scappa via per andarsene chissà dove, passa sempre prima da me facendo scattare in avanti di un numero l’imponente tabellone delle sue vittime.
Così, dopo essermi fatto forte e aver deriso i miei amici e i miei colleghi per mesi, ora vado dicendo che ho un bel po’ di cose da fare a casa prendendomi la mia opportuna settimana di malattia.
La cosa che più mi preoccupa è che io a tavola non riesco a mangiare neanche il brodino senza il mio sacrosanto bicchiere di vino rosso, preferibilmente Manduria o Nero d’Avola, e si sa che per affrontare i maledetti sintomi, delle famigerate influenze invernali, come minimo devi prendere tre antibiotici da un grammo al giorno (ogni otto ore).
Voi direte: embè? Embè lo so io, embè!
Due di queste capsule coincidono quasi con i miei pasti e vanno sempre a scontrarsi con il nettare!
Ogni anno è la stessa storia… anziché combattere i sintomi influenzali mi ritrovo a combattere le strane chiazze rosso vivo che mi ricoprono il corpo, anche alquanto pruriginose.
Mia madre, ignorando la reazione chimica, ha avuto la brillante idea di parlare dei miei sintomi alla Signora Antonietta del terzo piano che, avendo anch’ella due bimbi a letto con sintomi influenzali, è scesa per verificare le differenze con il mio stato di salute. Niente da fare!
Dal letto, con voce autoritaria, ho chiaramente fatto intendere di non poterla ricevere.
Se i suoi piccoli avessero contratto un ceppo differente? E se non si trattasse degli stessi sintomi o della stessa diagnosi? I medici si sa possono sbagliare, eccome! E poi loro viaggiano parecchio. Ora che mi sento leggermente meglio ed il prurito sta diminuendo dovrei ricominciare daccapo? No, grazie!
Conosco la signora Antonietta da quando ero bambino ma questa volta ho dovuto fare il cuore duro rimandandola al terzo piano un po’ stupita, quasi perplessa, con il capo disapprovante ed in pantofole.
Tra l’altro, non accettando la visita della signora Antonietta, ho poi dovuto rifiutare anche quella della signora Maria, mia vicina di casa da sempre nonché madrina di battesimo di mia figlia. Questo per non far torto a nessuno delle due.
La cucina della signora Maria confina con il mio bagno e, dal mio rifiuto alla sua visita di cortesia, noto sempre qualcuno di guardia a spiare, da un filo di finestra aperta, con un piccolo binocolo militare in mano.
Nei condomini, e nelle piccole città di provincia, le voci si sa corrono più del vento e tante volte vengono distorte e travisate. Qualcuno ha insinuato, qualche d’un altro ha esagerato, altri hanno voluto giocarci, fatto sta che oramai in giro si dice che circola una malattia terribile nel palazzo di cui io sarei la prima vittima e che questa malattia trasforma letteralmente in mostri, stranissimi mostri che, per loro stesso ribrezzo, non vogliono mostrarsi.
Ieri sera nel palazzo vi è stato un via vai continuo di gente che saliva e scendeva le scale accorsi dai quartieri vicini. Alcuni, con le torce, si limitavano a mettere gli occhiali, avvicinare il capo e memorizzare il nome sulla porta, altri hanno avuto la faccia tosta di bussare, ma mia madre non ha aperto a nessuno.
Stamani, quinto giorno di via Crucis, si sono inventati di tutto per poter entrare: il postino con un pacco urgente da firmare, gli ascensoristi, i Vigili del fuoco per un ipotetico incendio, addirittura la Guardia di Finanza per non so quale articolo violato in tema tributario ed una vincita non ritirata dal mio tabaccaio all’angolo.
Ho sentito che è stato ripristinato il vecchio senso unico della mia strada per la moltitudine di auto che arrivano in continuazione e che è stata sospesa la festa rionale tanto attesa, quella a cui non ho mai mancato in tutti questi anni.
Non so proprio come ne uscirò ora da questa situazione. Mi hanno comunicato che alcuni pullman parcheggiati in piazza hanno targa Svizzera ed altri sono attesi in serata dalla Francia e dal Principato di Monaco. Gli Amministratori locali sono sommersi di richieste di visite da parte di svariati istituti di ricerca sia pubblici che privati, e dalla Cina sopratutto.
Il Sindaco ha inviato un esperto in malattie endemiche e tropicali che, con una stranissima mascherina con aeratore tipo sub, camice bianco e guanti, continua a bussare fortemente alla mia povera porta all’interno 6.
Mia figlia, a cui ho confidato la cosa, distesa sul divano si contorce continuamente dal ridere a crepapelle alternando le risate con la tosse che gli esce dagli occhi e, per riflessi incondizionati, sbatte di continuo un tallone a terra facendo rimbombare il soffitto dell’anziana signora Giuseppina, quella sotto di noi, che sento da quassù recitare continue preghiere a Padre Pio e Sant’Antonio ad alta voce.
Mia mamma ha acceso dei ceri in casa che emanano quella puzza oleosa a cui io sono anche allergico e che mi aumentano il prurito. Al telefono e alla porta suonano ininterrottamente. Ho lanciato uno scarpone al povero Achille (il mio gatto) che trovando tutte le porte chiuse ha iniziato a fare la pipì anche sul tappeto e nel corridoio.
Ora sento il fortissimo ed inconfondibile rumore roteante delle pale di un elicottero che sorvola in circolo abbastanza basso questo palazzo. Dalle fessure delle tapparelle vedo qualcuno che si sporge dal velivolo e dice qualcosa da un megafono tipo nei film, ma non si capisce bene cosa ho colto solo: …rgenza, …acuazione, …idemia!
Non so appena entreranno, ora che stanno buttando giù la porta tra le forti grida di spavento di tutti, se riuscirò a spiegarmi.