Come in Cielo..così in Terra

“…e Marduk sconfisse Tiamat e dai suoi resti creò la Terra…” Se dovessi risalire alle origini della creazione non potrei certo dimenticare i testi sumero/babilonesi che narrano le vicende del Dio Marduk e di come assunse il dominio dei cieli. Al “ giovane toro del sole “ così come viene tradotto il nome Marduk, fu attribuito il numero 50 e il pianeta Giove. Lasci a voi il gusto di documentarvi sulla storia dei Sumeri e Babilonesi e soprattutto vi lascio il giudizio sulla veridicità o non degli eventi narrati, ma da questa prima epica avventura, nasce l’uso di attribuire un pianeta ad un Dio.
Forse è più nota la Dea Ishtar rappresentata con il simbolo della Luna e meglio conosciuta con il nome egiziano di Iside. Era una Dea che esprimeva la Morte e la Vita, la fecondità e l’ Amore, dotata di bellezza e fascino tale da far cadere ai sui piedi uomini e dei, forse per Ishtar la Luna era cosa da poco; splendeva ogni notte per favorire gli incontri amorosi, attirava gli sguardi di ogni essere vivente e la sua candida luce rilassava anche gli animi dei più cruenti guerrieri, ma tanta bellezza e tanto fascino portano anche a vanità e presunzione e la bella Ishtar non poteva avere solo un semplice satellite quando tutti gli altri dei avevano un pianeta. Per questo motivo, per un cambio di cultura o semplicemente perché come la Luna mostra le sue fasi, le fu attribuito il pianeta Venere e come tale viene ricordata. Inanna, Ishtar, Iside, Afrodite, Venere, tanti nomi per una sola Dea, tanti nomi perché ognuno esprima una caratteristica essenziale o ricordi una storia che le viene attribuita. Da questa passione per i pianeti e per le stelle, dai tempi remoti in cui le vicende celesti venivano rappresentate o narrate sulla Terra, nasce il culto dell’astrologia, l’uso di impersonificare pianeti e stelle con le vicende della quotidianità umana, l’interpretazione dei fenomeni celesti e gli eventi che tali movimenti provocano. Sumeri, Babilonesi, Egiziani, Maya, Greci e via via fino a Paolo Fox, hanno sempre preso in seria considerazione il flusso cosmico e le costellazioni; prima come scienza vera e propria, oggi come semplice scienza occulta, ma radicata fortemente nelle più antiche memorie umane tanto da far si che l’ oroscopo, strumento di divinazione dell’astrologia, sia l’argomento più letto al mondo.
In questo passaggio temporale ci fu un popolo che fece dei Pianeti il suo culto più famoso. Gli attribuì una casa grande quanto una montagna, gli prescrisse un cibo fondamentale li vestì di sete o armature luccicanti e dette loro poteri e difetti in ugual misura. I Greci adoravano raccontare storie sugli Dei, un po’ per sentito dire, un po’ in qualità di spettatori inconsapevoli di eventi inspiegabili. Zeus cominciò a costruire la dimora degli Dei sull’ Olimpo, armò gli altri con le potenti armi costruite da Efesto ( vulcano ) e sposò Era iniziando la procreazione di divinità e semidivinità. Dodici divinità, come i Titani, ridotti a tale numero perché coincidessero con i segni dello Zodiaco e il gioco ebbe inizio. A Poseidone fratello di Zeus fu dato il mare e mentre a suo fratello venivano attribuite la pioggia, le nubi ecc.. al fratellino ogni cosa che riguardasse maree e tempeste. Giove e Nettuno due fratelli desiderosi di intromettersi costantemente nelle vicende greche, di procreare tra dei e uomini, di innamorarsi delle donne “ sapiens “ e di dare vita e inizio allo sfrenato culto dei pianeti. Oggi come allora, un Dio/Pianeta influenza le vicende terrestri, ti entra in “ casa “ e sconvolge i tuoi ritmi, favorisce gli amori o gli affari, incentiva gli incontri o le sventure. Passano i secoli, ma nulla cambia, nuovi nomi, nuove scienze, nuovi personaggi in giacca e cravatta anziché in toghe e tuniche. Maghi, astrologi, wiccans e cartomanti tutto per scoprire un futuro che è già passato; tutto per scaricare meriti o colpe su stelle e pianeti. Siamo i Greci di ieri con molta meno fantasia e qualche difetto in più per mandare costantemente avanti il nostro piccolo grande Universo. Tutto è come è sempre stato, il Mondo non è altro che uno specchio dove si riflette il Cosmo…. “ così in Cielo, così in Terra “.