Disperazione

Non c’è la faccio davvero più a buttare questa mia vita qua dentro, davanti a questo monitor accecante. Mi sento fiacco e debole. Mi sento come se delle onde attraversassero il mio cervello. Ogni onda è una scarica elettrica. Non si può più sottovalutare il problema. Ho paura di impazzire e rimanere un emarginato solitario. Mi sento schiavo dell’impotenza. Debole come un vecchio innocente. Non ho più le mie capacità mentali. Non ho più vigore nelle scelte. È un momento critico già vissuto. La follia mi sta vestendo. Mi cuce abiti addosso di prigioniero della galera. Voglio una condanna immotivata. Voglio una situazione paradossale precipitarmi addosso. Voglio subire un processo kafkiano. Non voglio lasciare spazi tra una parola e l’altra. Scrivo tutto attaccato per questo. Tutto d’un fiato senza pensare, senza preoccuparsi ma soprattutto per dimenticare quanto questa situazione sia grave. Ora mi sono fermato un attimo per pensare ma questo non va bene. Taglio tutto anche questi scritti.