Ponza

....Mi basto’ stare due giorni, in quella barca, con i miei amici che non vedevo da dodici anni, per capire che “a volte tornano”. Le “vita” che, e lo vedremo fra un po’, avevano cercato di farmi dimenticare, di annullare, si riappropio’ di me in automatico. Ero tornato quello di una volta, ma piu’ forte. Colpa dei valori aggiunti??. Sensazioni??, le stesse, uguali a prima di essere risucchiato nell’occhio di un ciclone di negativita’.
Tutto ritorno’ come prima. Amplificato. Grazie “frizer”!! Grazie “amici miei!” (grazie Monicelli). Tutto parti,’ come se l’ieri non ci fosse mai stato.
“Ignazino, fammi un favore!! Porta in qualche locale mio marito, cosi’ non mi rompe piu’ i coglioni, ed io posso fare la Settimana Enigmistica in pace!!”. Era Carla a parlare, moglie di Paolo.
Ormeggiati al porto, il loro sport preferito era quello, la sera, di restare in barca. Lei concentrata nel suo cruciverba, lui concentrato nel suo “come rompergli i coglioni”.
Paolo era cosi’. Gli puoi spiegare quello che ti pare, ti dice si, ma dopo dieci minuti ha gia’ dimenticato il tutto. E’ mio “amico”?. No. Gli voglio bene a prescindere.
“Porta sega”, “stasera esci con me, non cacare il cazzo!”. “Docciati, vestiti decentemente! (cosa rara per Paolo). "Ti porto a vedere un po’ di “figa”. Tutto questo avveniva sotto il bene placido di Carla ,che rideva “sotto i baffi”.
Ogni anno ,per i miei amici, “l’estate” era Ponza. Ogni anno locale “a la page” diverso.
E’ cosi’. Impossibile capire il perche’. Oggi sei il locale degli dei, l’anno dopo sei quello della merda.
Dove portai Paolo, aveva avuto l’imprinting da Panorama, come uno dei locali Top di quell’estate! Difficile entrarci, Difficilissimo, per me, non avendo un fortre carattere, uscirne. Come il tam tam che ti guida ad un “rave party”, cosi’ quell’anno ,il tam tam della “figa giusta,” portava a quel locale. C’era la gente in di mezza italia, isole comprese (Aiazzone docet). La Roma bene spadroneggiava.
Tutte le “raccattate” dal sottobosco della televisione erano sempre presenti. (oggi prezzemoline).
Dicesi “raccattate” le aspiranti per un posto, non sotto l’ombrellone, ma dentro la televisione!!. Molte le avevo intraviste in piccole parti e apparizioni televisive, o su “Chi”, come nipoti di qualche zio industriale.
Giornata tipo: sveglia alle dieci,.colazione, palestra (Work out ai glutei primario) e..e.. provini, provini provini ,casting, casting casting…. oh! cazzo ho finito l’inchiostro!!
“Frequento la facolta’ di economia e commercio!!”(cio’ detto tassativamente in bikini). Risposta che il novantacinque per cento virgola tre dava al“cosa fai attualmente”?.
Lavorare nel mondo dello spettacolo, fare l’attrice, ma ... prima devo studiare e imparare tanto!!. Risposta sulle aspirazioni future.
Scusate, una “pregunta”. Chi mi spiega perche’”l’interrogatorio” non veniva fatto a bocce ferme, dopo averle fatte rivestire!!??. Non bisogna essere scienziati per sapere come si svolgono le selezioni, con l’aggravante di una mia “amica” che frequentavo nel periodo romano!.
Lei mi dice di scrivere
Ci sediamo al mio solito tavolo. Tavolo tattico. Perfetta la visuale sulla “fauna” e la “flora” del locale.
Della serie “basta che respirino” e piu’ sono brutte e piu’ ci stanno, a Massimo, piacevano tutte. La “Piccola Vedetta Lombarda” in quel momento sarebbe sembrata un dilettante, confronto a Paolo. Discende senza ombra di dubbio, da una tribu’ di scout ,non se ne perdeva una. Tralascio i suoi commenti in merito, non per pudore, ma per non rovinare un matrimonio. In effetti pur non essendolo, sembravano tutte fiche. (Mirabile visu!!). Sti cazzi!!!
Cresciute, allevate ed allattate a Moito, si muovevano e si comportavano come fossero a casa loro.
Lei mi dice di scrivere
Le cose accadono quando meno te lo aspetti. Mai vivere di aspettative. Quando cerchi qualcosa, non la trovi mai!. Io ero convinto di passare una serata un po’ pallosa. Cosi’ non fu.
“Quelle devono essere del mondo dello spettacolo, cazzo bellle, le tromberei tutte, le sposerei tutte!.”
Cosi’ disse Paolo, del tavolo vicino. Bevevano, ridevano, ma attente a non perdere la loro postura e il loro sorriso, ottenuto con “full immercion” di dentisti specializzati.
“Vuoi che andiamo a sederci con loro?”. “Non dire cazzate!”. “Se vai la’ rimbalzi”, “ma hai visto che gnocche, quelle non cacano nessuno!”.
Ci risiamo!, si “riinizia”!
Voglio, adoro, il palcoscenico, anche se con un unico spettatore: Paolo!!. Mi alzo in direzione del tavolo. Mi alzo per andare al bar. Passando vicino “al tavolo”, fisso negli occhi una “delle magnifiche sette!”. La supero, direzione bar. Mi fermo. Torno indietro. “Mi scusi, ha per caso fatto ultimamente casting per Mediaset?”. Diventa rossa, mi guarda. “Si..in effetti..”. “Grazie, mi scusi”. Seguito il mio percorso per il bar e..:
Uno., .due., . tre., .quattro…, quattro e mezzo…, “Ma come fa’ a saperlo?”. BINGO!!..