A Genova ho scritto le prime poesie, che la domenica andavo a ricopiare a macchina nello scagno di mio padre in piazza della Commenda, in pieno porto, e più tardi in piazza dell'Acquaverde, accanto all'antica chiesa di San Giovanni di Prè, grigia a buia – nel suo buio Medioevo – come un sommergibile.
Per un uomo, si sa, la città che conta non è quella della fede di nascita. È la città dov'ha trascorso l'infanzia, dov'è cresciuto, dov'è andato a scuola, dov'è andato a donne, dove s'è innamorato e magari sposato: in breve, è la città dove s'è formato. È la città che lo ha formato.