Certe volte mi chiedo se la mia vita sarebbe potuta essere diversa, un pò più divertente, un pò meno dolorosa quanto meno. Avrei forse dovuto cercare di farmi una carriera ed essere un pò più furbo, estroverso, spregiudicato, cinico, falso, ipocrita, traditore, elargendo sorrisi e "belle parole" a destra e a manca nei salotti che contano... E dopo? Che aforismi avrei scritto (giacché questa è la mia vocazione): "La vita è bella" oppure "Chi è causa del suo mal pianga se stesso"?
Generalmente si considera intelligente lo stupido e stupido l'intelligente: temo che da questa confusione non possa trarne vantaggio che lo stupido, un vantaggio che, col passare del tempo tende ad aumentare fino alla catastrofe finale di cui dovrà assumersi tutte le responsabilità.