Chi si affanna a pensare con troppa ansia al proprio avvenire perde di vista il presente con l'inevitabile risultato che non vive né il futuro né lo stesso presente !
Il dono, anche il più bello, viene svilito nel preciso istante in cui il donatore perde la sua spontaneità; nel momento in cui, cioè, egli opera un'avulsione dalla sua sorgente di semplicità e di naturalezza inorgogliendosi di ciò che ha offerto come di cosa da lui stesso prodotta. E' allora che la bellezza e l'importanza del dono vengono profanate dall'azione nullificante della vanità!