Ci vuole certamente coraggio e molto impegno per accettare di essere e agire da liberi, democratici e rispettosi della altrui specificità, ma è molto meglio che essere dipendenti, cortigiani e terrorizzati dal diverso da sé.
Nulla tutto ossimoro e paradosso che adombra la vicinanza stupefacente del neonato al mistero primario dell'essere: nulla e tutto, forse insieme nulla e tutto. Mai più l'uomo che il neonato sarà, si avvicinerà tanto a una tale tacita partecipazione al sacro primordiale senza nome.