Ciò che fa diverso l’intelligente dallo stupido è la coerenza: il primo va sempre autonomamente nel posto dove pensa sia giusto andare; il secondo, che pensa coi piedi, si lascia spingere dagli altri solo nel posto sbagliato, da cui si illude che sta fuggendo.
L'Umanità crede di avere tanti problemi ma di veri ne ha uno solo. L'ultima generazione di intelligenti sta ancora studiando per capire se la straripante maggioranza degli idioti va "evitata o imitata": posto che le democrazie si reggono sul consenso dei più. E scimmiottare democraticamente gli idioti è un affare, combatterli un suicidio: vedi Italia.