Conoscenza e certezza sono su piani logici differenti, come ragione e religione. Mai sentirsi garantiti dalla certezza. Mai soprattutto dimenticare che dimostrare una correlazione è solo un passo piccolo seppur necessario ma che da solo presta il fianco a numerosi equivoci. Dunque siamo agli albori di una cultura scientifica dell'evidenza, cosa ben differente della evidenza allucinatoria o a buon mercato.
Ognuno di noi ha in sé un perfetto sconosciuto che agisce in nostra vece e per nostro conto con mirabile maestria ed aggiorna, minuto dopo minuto, il bilancio delle entrate e delle uscite che fanno quadrare il nostro bilancio emozionale.
Al cospetto di questo ospite sconosciuto, il nostro vissuto cosciente è un principiante maldestro che svolge al più il ruolo di mosca cocchiera con la presunzione di poter controllare la nostra vita e le nostre relazioni.