Credo ci sia un’incapacità ad assumersi la responsabilità di educare. L’educazione è una cosa delicata e faticosa, che non viene più fatta. Per questo non esiste più l’autorità.
Dobbiamo creare un’alternativa alla guerra, incanalando positivamente l’energia, la potenza di energie e di capacità che c’è nell’essere umano verso le altre persone, perché capiscano di essere equivalenti.