Dalla nascita di mia figlia non avevo più scritto molto, ma avevo una gran voglia di ricominciare, così chiesi a un giovane studente di medicina di occuparsi di lei per sei settimane, per poter scrivere un libro.
Non invento i miei libri: saccheggio storie dai giornali o ascolto con orecchio attento le vicende degli amici. [...] Da questi spunti poi i miei personaggi emergono da soli, con naturalezza.