Dell'altrui supponenza, della superbia gratuita che discriminano ferocemente non si dovrebbe mai essere succubi. Chi fin dall'infanzia ne è stato vittima, in realtà non disperi. In suo soccorso vi è l'arte dello scrivere che, in età matura, è il modo più democratico di rivalsa sociale che esista al mondo.
Non credo alla fortuna critica degli autori in vita, anzi di alcuni autori.
Fra gli "alcuni autori" ci sono immodestamente pure io.
Di certo, vivrò lo stesso al pari del giorno precedente, ma niente mi convincerà del contrario, ossia che i contemporanei siano come ciechi o refrattari ad accogliere chi scrive anche per loro.
Sono orbi da un occhio e con l'altro riescono, a malapena, ad intravedere i cliché della fama.