Devo cercare di realizzare una colonna sonora che piaccia sia al regista, sia al pubblico, ma soprattutto deve piacere anche a me, perché altrimenti non sono contento. Io devo essere contento prima del regista. Non posso tradire la mia musica.
L'esperienza più preziosa è forse stata quella con Quentin Tarantino, che era un regista quasi alle prime armi e aveva una visione chiara di ciò che voleva fare. Non sempre capiva quello che stavo facendo, ma poi montando il film ha capito che c'era un nesso logico, quindi è stato bello che lui si fidasse dei miei istinti. E quando dava dei consigli sul set erano molto validi.