Dietro l'assenza e il silenzio non ci sono sempre e per forza malafede, rabbia, rancore, malcontento, disagio. A volte, molto più banalmente, c'è solo la vita di un'altra persona che va avanti. E magari è pure felice.
Il "finale a sorpresa" è un'ossessione. Tutti lo cercano, tutti lo vogliono e tutti lo scrivono. La letteratura contemporanea sembra vittima di un incontenibile "effetto Kinder".