E' a quest'ora che approfittando del silenzio ancora dominante, il ticchettio dell'orologio a muro impone spavaldo la sua supremazia. Tic tac tic tac tic tac...Volevamo imprigionare il tempo ma siamo rimasti imprigionati.
Tenere lievi nuvolette ferragostane che nulla sanno di ciò che capita qui sotto. Dirette chissà dove, si trasformano, si allungano e poi disegnano il cielo silenziosamente, discretamente, pronte a scoprirsi solo di fronte a sguardi curiosi, affettuosi, desiderosi di comunicare con loro, ma anch'esse senza quelle risposte che contano. Proprio come noi: senza le risposte che contano.