Il colore "nero" è tornato di moda e ciò porta a fare un'analisi obiettiva. Il nero è il colore del buio, e al buio non si può né leggere né scrivere, quindi risulta inutile pensare. Al buio non si vede l'intorno e ciò non permette di potersi muovere liberamente. Il buio ci fa sentire soli e quindi genera paura. Il colore nero è il colore dei funerali e quindi del dolore, della tristezza, della disperazione.
A volte mi chiedo: E' preferibile, nelle relazioni umane di amicizia, mostrare una sfrenata razionalità o lasciarsi guidare dai sentimenti più genuini? Oppure, è più sopportabile ingabbiarsi nell'arida e fredda razionalità o volare liberi respirando un'aria esclusivamente sentimentale? O ancora, è più umano farsi stringere dal dispotismo razionale o affidarsi al democratico sentimento?