Il dolore è un esattore che a fronte del pagamento del dazio ci offre la possibilità di levare gli occhi verso il cielo e vedere la bellezza che altrimenti non potremmo scorgere, di udire la melodia che risuona nelle alte sfere. Il canto del dolore, che incessantemente si rinnova, fonde le sue note con quelle sublimi delle creature angeliche e si leva in alto fino a giungere al Signore nelle vesti di un’offerta preziosa. (Da "Ecce me Domine")
Andare per mare, con le vele gonfie di vento e la brezza che accarezza i capelli e gli spruzzi che imperlano il viso e i raggi del sole che baciano la fronte, è un’emozione così intensa da farci riscoprire la vera libertà, impossibile da raggiungere sulla terraferma, e renderci partecipi dell’universo e del suo incanto. (da "Ecce me Domine")