Il medico che entri in qualsiasi modalità in contatto professionale con un paziente, entra in pieno nel suo universo personale, in metafora nella casa di lui, e nel farlo deve togliersi il cappello ed esitare nel varcarne la soglia. Solo così si spoglierà delle troppe e facili certezze che gli indicano scorciatoie e saprà far tesoro della sua cultura vista assieme agli inevitabili limiti dell'applicabilità della stessa.
La paura della maggioranza dei cittadini di essere liberi e protagonisti del proprio divenire è lo zoccolo duro su cui si fonda ogni potere dispotico e nazionalista.