Il mondo letterario nel quale vivo, San Francisco, è felicemente vaccinato contro gli ambienti letterari più snob del mondo. È un posto senza pretese, dove non c'è malanimo tra scrittori, editori, critici. Io insegno inglese ai giovani immigrati, ed è sempre una vittoria quando riusciamo a far leggere loro un libro. Questo forse mi dà una visione più ampia.