Il movimento dell'arte è quello della catastrofe, esaltazione ed intensificazione del tempo semplice, che accompagna la realtà quotidiana verso il proprio decesso.
Resto al sole non tanto per eseguire dei ritratti in piena luce, ma per scaldarmi e per osservare. Così, a forza di vedere l'esterno, ho finito con l'accorgermi solo delle grandi armonie senza più preoccuparmi dei piccoli dettagli che spengono il sole anziché infiammarlo.