"(...) Il poeta è un simulacro di carne che s’immola ad una forma più alta di espressione del pensiero e di verità attraverso una sottomissione ad un sistema arcano, e ad una predisposizione capace di ampliarsi con gli anni, fino al controllo sistematico ma non totale di questo potere, che s’interpone tra il poeta ed il terzo simulacro con un vero e proprio luminoso dettato. (...)"
Quando sento parlare di editing sulle poesie penso naturalmente al doveroso e scrupoloso lavoro di lima da parte dei poeti sui loro componimenti. Quando sento parlare di editing sulla poesia da parte di case editrici mi si accappona la pelle.
E’ vero, ci sono poeti e non poeti. Ci sono poeti che possono piacere altri meno. E’ eticamente scorretto correggere un poeta, a meno che, ancora, non abbia appreso l’uso della punteggiatura.