L'esperienza della sofferenza non gode mai della consolazione dell'oblìo. Essa è sempre lì, presente, a ricordarti ciò che hai subìto e visto subìre, e non ti abbandona più. E tu non sarai mai più la stessa persona, forse migliore o forse peggiore, ma mai più quella di prima.
L'essere umano non è soltanto crudele, infingardo, meschino, perverso, è anche estremamente noioso, si ripete sempre, nei secoli dei secoli, e il fango in cui si crogiola non si esaurisce mai.