L'essenziale non è l'amore, ma la pazienza. E se è vero che non si può pazientare per ciò che non s'ama, lo è pur che la pazienza si nutre proprio dell'amore, sin a esaurirlo. Un po' per questo, un po' perché i defunti non han nulla da fare, la pazienza è conosciuta come "virtù dei morti". E proprio per amor dell'amore, e per non rimaner inariditi e spogli come faggi d'inverno, è raccomandato, di tanto in tanto, d'incazzarsi.
Una delle cose che dovremmo sempre tenere a mente, sono gli insegnamenti delle persone che vorremmo dimenticare. Se c’è qualcuno, tra voi, che però ha capito come si possano ricordare le parole pronunciate dalle loro labbra, dimenticandone però le labbra, allora mi dica come si fa.