L’inferno lo conosciamo, lo si può trovare dappertutto e spesso cammina su due gambe. Ma il paradiso? Può darsi che il paradiso non sia null’altro che un sorriso atteso per lungo tempo, e labbra che bisbigliano il nostro nome…
Serve un nuovo comando, non più alla violenza o al dominio, ma un comando subliminale che apra all’uomo una corrente di affermazione di sé e delle proprie emozioni attraverso atti di reciprocità, di relazione, di rispetto, di giustizia – e di amore per la bellezza.