L’inferno lo conosciamo, lo si può trovare dappertutto e spesso cammina su due gambe. Ma il paradiso? Può darsi che il paradiso non sia null’altro che un sorriso atteso per lungo tempo, e labbra che bisbigliano il nostro nome…
Dite, che fare dei poeti, i quali vogliono esserci quando sotto i colpi della civiltà cominceranno a sgranarsi i bulloni del mondo, e nei camici bianchi degli scienziati le cuciture si strapperanno?