La fame del ricco è pericolosa, forse più di quella del povero, anche perché di solito non viene dichiarata dato che sono i poveri che devono saziarla.
Puntare a valorizzare le doti del prossimo dà una soddisfazione molto diversa dal sottolinearne i difetti. Il primo approccio favorisce la crescita, il secondo al massimo conserva l'esistente. Per estensione la massima vale anche nel rapporto tra un popolo e chi lo governa.