La vecchiaia è quel tempo molto speciale della vita in cui si comprende pienamente il significato della parola "tenerezza". La tenerezza è travolgente sempre: quando è diretta verso gli altri, e quando è rivolta verso se stessi, ma se non esiste la seconda, non può esistere la prima.
Quando siamo bambini, giustamente vivaci, gli adulti ci sgridano: fermo, educato, ubbidisci, taci, seduto, saluta, ringrazia, studia, vai a letto, scusati, ci vogliono insomma perfetti piccoli adulti. Quando, finalmente adulti, siamo depressi, repressi, inespressi, compressi, con le unghie mangiate fino alle falangi, scontenti e pieni di tic, ecco che veniamo esortati caldamente, se vogliamo stare meglio, a "cercare il bambino che c'è in noi".