"Lasciatemi col vento nelle mani, lasciate la cenere sui miei capelli, lasciate che le stelle cadano sulle labbra. Ho poco tempo ancora per respirare. Ho poco tempo per vivere ma ne ho così tanto per amare te."
Sono stato schiavo per una notte.
Quella sera avevo lavorato un bel po’ per riuscire a buttar giù un paio di pensieri del cavolo. Ero troppo inebetito dal caldo asfissiante di quei lunghi giorni passati a poltrire da un letto ad un altro, un treno, una città, varie persone.
Chinai il capo su quella che era la mia situazione; e ne vidi lunghi tunnel insidiosi che inghiottivano la luce del mio intelletto.