Lo scrittore quando scrive, non sa con quanti condividerà il piacere dei suoi scritti, prima di tutto gode lui, poi "spera" di regalare "orgasmi cerebrali".
L'editore è come un padre con tanti figli, ma non sempre riesce a trattarli tutti allo stesso modo, privilegia chi gli "restituisce" soddisfazioni. È la dura legge dell'editoria, non diversa dalla vita stessa.