Noi umani agiamo per liberarci da un disagio o conservarci un privilegio. E a prescindere dal sistema politico, lo scontro fra agiati e disagiati genera civiltà se sul campo non restano vittime; oppure barbarie come in Italia, dove i disagiati cadono sotto i colpi della rapacità dei privilegiati che difendono e accrescono il loro potere e avere, con tutte le armi oneste e disoneste disponibili.
Ed è un lavoraccio distinguere vittime e carnefici
La politica è come l'avantreno guasto di un mezzo meccanico: se tende a sbandare a destra, induce i popoli a sostituirlo con uno che sbanda a sinistra, e così l'avanzamento della civiltà umana finisce per somigliare a quello dell'ubriaco di ritorno dall'osteria. E una politica così non può che nascere da due idee demenziali: quella fascista che vede solo cittadini produttivi da sfruttare; e quella comunista solo invalidi da pensionare.