Passano le paure.
Sfilano nel tempo in cui ti toccano profondamente.
E ti accorgi che hai un sorriso,
Mentre le mani ti lavorano dentro.
Oggi mi sento più libero,
Più disponibile ad accogliere e ad accogliermi.
Disciolgono antiche corazze...
Lo scalpellino lavora paziente
Poiché dell'essere nella roccia,
Ne conosce già la forma.
Alessio Carlini 11 giugno 2020 ore 23:44
Chi scrive è il mercante del tempo, l'unico ad aver diritto all'eco dei suoni ancestrali; non ha un'età definita e mai l'avrà, poichè egli stesso è "il tempo" e naviga nell'infinito inconoscibile oscillando con la sua amata follia in ogni avanti e in ogni indietro da sperimentare...