Pochissimi si impegnano per migliorare se stessi o la società. In genere ci si impegna per ottenere una migliore posizione nella società come essa è, senza cambiare le proprie abitudini, le proprie conoscenze e la propria mentalità. Per questo dopo 10 millenni di cosiddetta civiltà, l'umanità è ancora in uno stato disastroso, con due terzi della popolazione mondiale sotto la soglia della povertà, e il rimanente terzo in gran parte nevrotico.
La felicità di un essere umano dipende, oltre che da fattori genetici, dalla sua percezione di come gli altri esseri umani e le divinità in cui crede lo trattano o lo tratteranno. E il modo in cui un essere umano tratta gli altri esseri umani e le divinità in cui crede dipende, oltre che da fattori genetici, dalla sua percezione della loro natura e delle loro intenzioni nei suoi confronti.