Quando ascolto un autore che definisce il suo stile "delirante", "onirico", "lisergico", "psichedelico", non subisco alcun fascino, né curiosità. Anzi ho una reazione molto cinica, penso: "Ecco qua, un altro che quando scrive non si capisce niente".
C'è un solo momento da cogliere per una battuta perfetta, quello giusto.
In tutti gli altri momenti la stessa battuta può essere: triste, stupida, volgare, rozza, imbarazzante, superflua, fuori luogo, agghiacciante...
Quindi, quelli che vogliono fare i simpatici a tutti i costi, sappiano che è molto più facile sbagliare una battuta piuttosto che azzeccarla :)