Saremo ricchi finché continueremo a scrivere, parlare, cantare, urlare, finché continueremo a spendere parole. Il silenzio è povero, triste, vuoto. Smettere di comunicare è un po' morire.
Il "finale a sorpresa" è un'ossessione. Tutti lo cercano, tutti lo vogliono e tutti lo scrivono. La letteratura contemporanea sembra vittima di un incontenibile "effetto Kinder".