Scrivere un libro è un po' come correre una maratona, la motivazione in sostanza è della stessa natura: uno stimolo interiore silenzioso e preciso, che non cerca conferma in un giudizio esterno.
Nella vita c’è un punto in cui non si può tornare indietro. E poi c’è un punto, ma i casi sono molto più rari, in cui non è più possibile andare avanti. Quano questo accade, che sia un bene o un male, l’unica cosa che possiamo fare è accettarlo in silenzio. È così che viviamo.