Scriviamo di una realtà come trasfigurata e, nel contempo cerchiamo di porgere al lettore una speciale lente d'ingrandimento, che trasfiguri e ingrandisca allo stesso tempo.
Emanuele Marcuccio, Pensieri Minimi e Massime, Photocity, 2012, n. 81, p. 22.
Il poeta cerca sempre di emozionare i suoi lettori, è questo il suo fine e, quando quelli capaci e nella sua stessa linea d'onda si accostano ai suoi versi, scatta la comunicazione e, di conseguenza, l'emozione e l'ascolto. La semplice lettura rimarrebbe lettera morta.
Da: Emanuele Marcuccio, Pensieri minimi e massime, Photocity, 2012.