Se da una parte "repetita iuvant", dall'altra l'eccesso di esposizione genera ripulsa nel compratore-elettore: lo tengano ben presente i candidati che insistono a mettersi in vetrina credendo di vendersi meglio. E' noto infatti che un buon prodotto non ha bisogno di troppa pubblicità, bastandogli una minima e mirata promozione di qualità.
Un indizio sicuro della povertà che avanza è il diluvio di programmi televisivi, di libri e rubriche giornalistiche che si occupano di cucina e dintorni. Chi fatica a sbarcare il lunario certamente è contento di rimpinzarsi per via audiovisiva dei cibi più sfiziosi.