Se la crescita culturale ed economica dei singoli è così anarchica da ostacolare il progresso dei popoli, alla lunga non può che generare regresso, inciviltà, barbarie e guerra civile. Perchè nessuno sa in che misura la sua libertà individuale è lesiva di quella collettiva, se non rispettando la legge. A rischio di sembrare blasfemo direi che persino il Papa può dosare la sua libertà nel rispetto dei popoli, solo rispettando la fede e la legge.
Noi umani agiamo per liberarci da un disagio o conservarci un privilegio. E a prescindere dal sistema politico, lo scontro fra agiati e disagiati genera civiltà se sul campo non restano vittime; oppure barbarie come in Italia, dove i disagiati cadono sotto i colpi della rapacità dei privilegiati che difendono e accrescono il loro potere e avere, con tutte le armi oneste e disoneste disponibili.
Ed è un lavoraccio distinguere vittime e carnefici