Sono passati sei anni. Le librerie si sono riempite di libri, i cinema di film, le strade, anche se non là dove tutto è cominciato, continuano a rimepirsi di bombe. Forse è arrivato il momento di chiedersi quanto, come sono cambiate le nostre vite. Magari per una volta ascoltando chi proprio quel giorno si affacciò sul mondo per vederlo andare in pezzi tra le fiamme. Sappiamo poco o nulla della vita dei bambini. Quelli di cui stiamo parlando, figli, nipoti, estranei o vicini di pianerottolo, hanno passato i loro ultimi compleanni accanto ad adulti che, dalla televisione o nei bar, borbottavano sulla guerra che è di nuovo tra noi (...). I piccoli ascoltavano, molto più di quanto avremmo voluto, senz'altro più di quanto abbiamo capito.