Trascorro due terzi dell'esistenza ad annoiarmi profondamente e occupo l'altro terzo a scrivere righe che vendo al più alto prezzo possibile, desolandomi di fare questo spaventoso mestiere.
La vita è violenta, sinistra, impastata d'infamie, tessuta di egoismi, disseminata di infelicità, senza gioie durevoli; ha un unico fine: la morte sempre minacciosa, la condanna di ogni nostra speranza. Per viltà ci sforziamo di credere che questa condanna non sia senza appello.