Un aspetto trascurato del mondo soggettivo del medico è il lunghissimo travaglio necessario per riconoscere ed integrare eticamente il paradosso morale: la tua sofferenza ed anche la tua morte sono alla base del mio sostentamento e del mio sopravvivere.
Ognuno di noi ha in sé un perfetto sconosciuto che agisce in nostra vece e per nostro conto con mirabile maestria ed aggiorna, minuto dopo minuto, il bilancio delle entrate e delle uscite che fanno quadrare il nostro bilancio emozionale.
Al cospetto di questo ospite sconosciuto, il nostro vissuto cosciente è un principiante maldestro che svolge al più il ruolo di mosca cocchiera con la presunzione di poter controllare la nostra vita e le nostre relazioni.