Un uomo di valore, quando si sente offeso, sceglie il silenzio; non perché non sia in grado di difendersi, ma perché sa che, scendere al livello degli stolti, sarebbe un insulto alla propria intelligenza.
Se vogliamo salvarci dalla deriva della superficialità e del cinismo, dobbiamo tornare a credere che educare significa emancipare e che coltivare la coscienza è l’atto più rivoluzionario che ci resta. La cultura non è un ornamento della civiltà: è il suo fondamento. Ed è proprio lì, nell’etica che illumina la scelta e nella cultura che forgia lo spirito, che si cela l’ultima frontiera contro il collasso della dignità