Giuseppe Cicero
  • Amantea (Italia)
  • 28/06/1966

Biografia

Mi definisco una persona sensibile, affezionato ai valori della famiglia e del bene comune.​

Gli aforismi servono a rompere i legami del linguaggio convenzionale esercitando un effetto riflessivo sul lettore con effetto sorpresa e/o stupore considerato la loro brevità e concisione stilistica.

Segni particolari

Mi piace scrivere aforismi che si rivolgono all'ironia, se non proprio all'umorismo che giocano con le parole e con le parole all'assonanza, intercettando sentimenti diffusi ed autentici proiettando il lettore alla riflessione che ne appaga lo spirito e ne trova un senso di marcia.

Scritti da Giuseppe Cicero

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Le persone sparlano dietro perché consapevoli che dal confronto verrebbero messe culturalmente a tacere.

Non è importante che gli altri riconoscono in te ciò che sei, ma è fondamentale che ognuno riconosca ciò che ogni essere necessita e che potrebbe avere dal semplice e inaspettato gesto.

La cattiveria non è solo in chi c'è l'ha, ma anche in chi se l'ho procura.

Non temo il comportamento degli animali nei loro habitat, ma al di fuori gli uomini.

Si può sparlare nei limiti della ragionevolezza al di fuori di ogni pregiudizio: Il resto è solo chiacchiere.

Dieci euro dato a un ricco viene preso come un'offesa, un rifiuto con sdegno, consegnato a un povero equivale a un sorriso accompagnato da un Dio ti benedica.

La sensibilità dell'uno verso l'altro dovrebbe essere esteso per tutto l'anno e non a cadenza festiva: si valorizza meglio il prezzo da pagare sul valore aggiunto.

E' facile ricordare ciò che è difficile dimenticare.

Un sorriso regalato vale più di qualsiasi bene materiale ricevuto.