Luigi Einaudi
  • Carrù, 24/03/1874
  • Roma, 30/10/1961

Biografia

Sono stato uno dei massimi rappresentanti della dottrina del liberalismo economico, o liberismo, teorizzando la non scindibilità tra libertà politica e libertà economica.

Segni particolari

Il 10 maggio 1948 venni eletto Presidente della Repubblica, e alla scadenza del mandato (25 aprile 1955) rientrai a far parte del Senato.

Scritti da Luigi Einaudi

10 su 10

Il denaro dei contribuenti deve essere sacro.

La libertà economica è la condizione necessaria della libertà politica.

Giustizia non esiste là dove non vi è libertà.

Non le lotte o le discussioni devono impaurire, ma la concordia ignava e l'unanimità dei consensi.

Nella vita delle nazioni di solito l'errore di non saper cogliere l'attimo fuggente è irreparabile.

Dove son troppi a comandare, nasce la confusione.

Conoscere per deliberare.

Il solo fondamento della verità è la possibilità di negarla.

L'azione va incontro all'insuccesso anche perché non di rado le conoscenze radunate con fervore di zelo non erano guidate da un filo conduttore. Non conosce chi cerca, bensì colui che sa cercare.

Il grido: "Vogliamo la Pace!" è troppo umano, troppo bello, troppo naturale per un'umanità uscita da due spaventose guerre mondiali e minacciata da una terza guerra sterminatrice, perché ad esso non debbano far eco e dar plauso tutti gli uomini i(…)