Michele Serra
  • Roma, 10/07/1954

Biografia

Sono un giornalista dalla raffinata vena ironica. Sono anche autore televisivo di trasmissioni di successo. Un esempio? "Che tempo che fa".

Segni particolari

La mia rubrica "L'amaca" su "La Repubblica" è diventata un vero e proprio cult della satira giornalistica italiana.

Scritti da Michele Serra

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Era una che, quando le dicevano "Van Gogh", rispondeva: "Ci vada lei".

Vendiamo oro, incenso e mirra in cambio di tre nomi da cristiani e non da pirla. Firmato: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre.

Scrivete "Dio c'è", e nessuno vi accuserà di avere intenzioni offensive. Scrivete che non c'è, e si leverà un coro ostile. Questa è la differenza sostanziale tra teismo e ateismo.

Il problema è che, probabilmente, se riuscissero a tacere per dieci secondi consecutivi, e a riflettere per i successivi dieci, molti italiani vorrebbero sprofondare per la vergogna. È per questo che amano così tanto fare casino.

Per conquistarsi la patente di moralista, vent'anni fa, bisognava essere dei notevoli rompicoglioni. Oggi basta dire "non si passa con il rosso" e già sei considerato tale.

Il limite della democrazia: troppi coglioni alle urne.

A Venezia per i vostri bisogni servitevi delle toilette pubbliche. Ce ne sono ben due: una a Mestre e una sull'autostrada per Padova, dove, tra l'altro, potrete ammirare il fenomeno dell'acqua alta in pieno autogrill.