Noam Chomsky
  • Filadelfia (USA), 07/12/1928
  • in archivio dal 11/28/2024

Biografia

Sono prima di tutto un innovatore nel campo della linguistica ma il grande pubblico mi conosce per il mio attivismo politico. Rappresento una voce critica del capitalismo, della politica estera delle democrazie occidentali e in particolar modo del mio Paese, gli Stati Uniti.

Segni particolari

Il mio nome completo è Avram Noam e il mio cognome Choms'kyj, è stato "semplificato" quando mio padre arrivò negli USA dall'Ucraina.

Scritti da Noam Chomsky

10 su 19

Durante la campagna elettorale del 1998, il 95% dei candidati eletti aveva speso più degli avversari. Quasi tutto il denaro veniva dal mondo degli affari, in altre parole il settore privato si era comprato il 95% del congresso. Ma non si chiama(…)

I paradisi fiscali esistono soltanto perché i Paesi ricchi lo vogliono. E lo vogliono perché le grandi aziende possano derubare la cittadinanza in tutta impunità. Questo è il ruolo dello Stato: fare in modo che i ricchi diventino ancora più ricchi.

L'arte della propaganda consiste nel dare alla gente la sensazione di essere impotente, isolata, tagliata via dagli altri.

La globalizzazione non è un fenomeno naturale, ma un fenomeno politico concepito per raggiungere obiettivi ben precisi.

La generosità non è mai stato un bene scarso tra le potenze che vogliono estendere la loro egemonia.

È penoso considerare il problema di quanti sono morti, nel corso della storia, perché altri non fossero morti invano.

C'è sempre stato un divario tra le scelte politiche e la volontà popolare, ma ora ha raggiunto dimensioni astronomiche. Oggi lo si può percepire chiaramente.

La concentrazione della ricchezza porta quasi automaticamente alla concentrazione del potere politico, che a sua volta si traduce in leggi che favoriscono naturalmente gli interessi di coloro che le formulano.

Una libertà senza opportunità è un dono avvelenato e il rifiuto di offrire tali opportunità è un crimine.