Tommaso Campanella
  • Stignano, 05/09/1568
  • Parigi (Francia), 21/05/1639
  • in archivio dal 7/4/2011

Biografia

Sono stato un filosofo e teologo. Ho letto con fervore, e di nascosto, Erasmo, Marsilio Ficino e Telesio, autori che criticavano il pensiero aristotelico, lo scolasticismo conventuale e la corruzione della Chiesa.

Segni particolari

Sono stato battezzato come Giovanni Domenico Campanella e il mio pseudonimo era Settimontano Squilla. Divenni Tommaso quando mi feci frate. Fui arrestato e processato come eretico diverse volte.

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Scritti da Tommaso Campanella

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L'istinto è impulso di natura senziente.

Le leggi son pochissime, tutte scritte in una tavola di rame alla porta del tempio, cioè nelle colonne, nelle quali ci sono scritte tutte le quiddità delle cose in breve.

Vero è che molti animali hanno più senso che memoria, e così tra gli uomini.

Il dominio naturale ha la Comunità naturale; il violento, violenta.

E quanto intendo più, tanto più ignoro.

Assai sa chi non sa, se sa obbedire.

Signoreggia per natura chi precede di virtù; serve per natura chi manca di virtù; dove si fa il contrario è dominio violento.

La legge è il consenso di tutti scritto e promulgato per il ben comune.