Trilussa
  • Roma, 1871
  • Roma, 1950

Biografia

La borghesia è stata il principale bersaglio della mia lieve ma non per questo indulgente satira: vizi e virtù dell'italiano medio rivivono negli apologhi degli animali parlanti, in versi di sorvegliata qualità letteraria.

Segni particolari

Il mio vero nome è Carlo Alberto Salustri. Il Presidente Einaudi mi nominò senatore a vita venti giorni prima della mia morte.

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Scritti da Trilussa

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La Lumachella della Vanagloria, / ch'era strisciata sopra un obbelisco, / guardò la bava e disse: - Già capisco/ che lascerò un'impronta nella Storia.

Fa tanto bene a ripensà a l'amore/ ne li momenti de malinconia: / provi una specie de nun so che sia, / come un piacere de sentì dolore.

Se dice diplomatico pe' via/ che frega co' 'na certa educazione,/ cercanno de nasconde l'opinione/ dietro un giochetto de fisionomia.

C'è un'Ape che se posa/ su un bottone de rosa:/ lo succhia e se ne va…/ Tutto sommato, la felicità/ è una piccola cosa.

Er bacio è er più ber fiore che nasce ner giardino dell'amore.

Sovrano come er popolo sovrano/ che viceversa nun commanna mai.