Oggi,seduto davanti casa mia,a respirare l'aria pulita del maestrale...e nel frattempo...la mente corre...
Ancora un incanto sei,
mio mare,
con il gravitar sospeso
delle tue onde increspate
ovattate nel loro cantare;
quanta poesia
proviene dalle tue acque
e dai flutti cangianti
delle tue stagioni!
Seduto a rimirar la vita,
resto sorpreso,
su questa benedetta scalinata
di fronte alla tua natura,
nel maestrale che aleggia tutt'intorno
tra i profumi di sale e d'emozioni,
seducenti ispirazioni d'amore
e della debolezza nascosta in me
a sollecitarmi erranti pensieri;
vagabondi senza dimora
che bussano alla mente
a lasciar segni di sé
con gli occhi ingentiliti
a dar loro il benvenuto
e l'anima a preparare giacigli
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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