Sogno un mondo
dove vivere i propri attimi
volgendosi all'amore,
alla vita,
ignorando ciò che ci circonda,
persino la miseria
che abbiamo dentro;
il nostro essere effimero
nel desiderio di stupire,
disegnando i confini
sfuggenti e misteriosi
della realtà mista all'utopia.
Creo nella mia mente
nitide immagini di me
relegato nella forzata realtà,
quasi compassionevole,
delle mie aspirazioni morali.
Godo al pensiero
d'esser degno di queste fantasie,
al contrario di gente
che passa il tempo cercando in sè
microbi di significazioni,
senza comprendere
che in quella assidua ricerca
nel suo presente
gli darà di volta il cervello
.
Cesare Moceo poeta di Cefalù
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